RESIDENZA

Il Kaos e i sensi

MARZO — APRILE 2023

residenza terminata

Residenza su invito
a cura di Stefano Sbarbaro

Il collettivo milanese di Otolab, attivo dal 2001 nella sperimentazione di scenari di interazione audiovisiva, approda in residenza a Casa degli Artisti con un progetto inedito e site specific, D-Phragma. L’intervento del gruppo si configura da una parte con la realizzazione di un’installazione che investirà integralmente lo spazio espositivo aperto al pubblico al piano terra e dall’altra attraverso una programmazione di eventi e live performance, tra cui la versione risolutiva di Circo Ipnotico presentata in collaborazione con FOG Triennale Milano Performing Arts.

Otolab giunge a Casa degli Artisti dopo un percorso di ricerca che abbraccia oltre due decenni di esperienze nel campo della musica elettronica e nella realizzazione di spettacoli incentrati sulla simbiosi percettiva di suono e di immagine. Una ricerca originale e autogestita condotta alla luce delle applicazioni e delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie che in questi anni si è sedimentata in una caleidoscopica produzione di contaminazione sensoriale di natura immaginifica e di germinazione sonora ospitata in festival internazionali, gallerie e musei, teatri, spazi alternativi o semplicemente luoghi da risemantizzare.

Casa degli Artisti è dunque luogo di affinità elettiva per la natura sperimentale del collettivo milanese che nei suoi spazi potrà così celebrare in differita un ventennale di attività rimandato a causa della passata situazione pandemica. È in questo contesto aperto al dialogo transdisciplinare che Otolab potrà esprimere al meglio la propria identità creativa facendo emergere quegli aspetti che ne caratterizzano la visione da sempre orientata alla sinestesia, all’indagine percettiva, alla dimensione dell’esperienza immersiva che induce a stati alterati di coscienza.

Il progetto, nato da un’idea di Stefano Sbarbaro, intende inoltre interrogarsi sulla collocazione del collettivo all’interno del panorama artistico contemporaneo cercando di stabilire come da una traiettoria così ricca e articolata ma vissuta e sviluppata in ambiti underground, possano emergere, nel prossimo futuro, nuovi e possibili scenari di ricerca espressiva.

Dal 21 marzo al 4 aprile Otolab presenta, a Casa degli Artisti, D-Phragma, un’installazione audiovisiva immersiva appositamente realizzata da Otolab per Casa degli Artisti. Il nuovo progetto si configura come un processo in divenire nell’ambito di un periodo di residenza che vede impegnato il collettivo milanese in un dialogo serrato con lo spazio espositivo inteso nei suoi volumi complessivi e nei suoi limiti architettonici. Il progetto infatti investe lo spazio nella sua interezza attraverso la manifestazione di fenomeni indotti e interconnessi di risonanza e di rifrazione.

L’installazione si sviluppa in due ambienti adiacenti, distinti ma simbiotici perché capaci di influenzarsi reciprocamente. Nel primo, la presenza di due file di luci si caratterizzerà nell’intreccio di intermittenze stroboscopiche di natura ritmico percussiva mentre nel secondo la riflessione di un raggio laser produrrà sulle pareti effetti di diffrazione e aberrazione cromatica. L’installazione intende indurre, nello spettatore che si troverà a percorrerla, uno stato di destabilizzazione nella percezione delle ambientazioni in cui si intrecceranno elaborazioni di carattere ottico e sviluppi di strutture sonore.

L’esperienza di natura immersiva intende dunque stimolare e manipolare sul piano sensoriale e cognitivo la fruizione del fluire temporale sia nelle sue dinamiche frazionate sia nella dimensione dello sviluppo lineare e continuo: se da un lato un dispositivo rotante rivestito da pellicole riflettenti colpite da fasci di luce laser produrrà effetti di irradiazione e chiarori aurorali sulle pareti e sul soffitto dall’altro la disposizione di corpi luccicanti e sonori distribuiti su piani longitudinali determineranno la scansione ritmica dello spazio e del tempo. Trame organiche eteree e fluide, amplificate e tradotte anche in termini volumetrici dall’utilizzo della macchina del fumo, si contrappongono dunque a pattern ritmici intermittenti e stroboscopici offrendo così due distinte dinamiche di esplorazione dimensionale.

D-Phragma è una macchina delle meraviglie nella quale sembra rivivere lo spirito votato alla sperimentazione che guidava Athanasius Kircher (1602 – 1680) nell’ideazione e nella creazione di prodigiose macchine ottiche ed acustiche con cui stupiva e meravigliava gli avventori che da tutto il mondo giungevano al Collegio Romano per ammirare la sua miracolosa wunderkammer. Un’installazione programmata in moti e cicli proteiformi capaci di rigenerarsi in forme aleatorie sempre mutevoli da abitare e riscoprire anche attraverso i momenti in cui accoglierà Otolab in live set che riveleranno inoltre la natura performativa di uno strumento sofisticato capace di interpretare e risemantizzare, come proprio luogo di elezione, gli spazi di Casa degli Artisti.

Stefano Sbarbaro

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