RESIDENZA
Cronache dal viaggio breve, 15.289.000 minuti
agosto — settembre 2024
residenza terminata
Residenza su invito
La residenza di Margherita Morgantin, Cronache dal viaggio breve, 15.289.000 minuti, è iniziata il 29 agosto lungo le tratte percorse dai treni Trenord che attraversano tutta la Lombardia fino alle regioni confinanti, lungo una rete di 2000 chilometri di paesaggi sempre diversi. Un viaggio lungo un mese alla ricerca del limite geografico e sociologico, per cercare un tempo presente che permetta di osservare l’insieme delle connessioni esistenti fra comunità e territori.
Il viaggio di Margherita Morgantin è un progetto di eco semantica che cerca di stabilire, attraverso il ritmo, la ripetizione, i segni e le tracce, i rapporti che instauriamo con l’ecologia intesa come la scienza che studia le relazioni tra gli esseri viventi e gli ambienti organici o inorganici in cui viviamo.
Cronache dal viaggio breve, 15.289.000 minuti è un progetto d’arte che si sviluppa per un periodo di tempo in quei determinati spazi per provare a contaminare e farsi contaminare da quel luogo che per sua natura racchiude abitudini pendolari, variazioni e infinite diversità, giorno per giorno, lungo i medesimi tracciati. Persone, animali, culture e paesaggi, dentro e fuori dal finestrino del treno.
Un’esperienza nata dalla collaborazione con Trenord, una delle più importanti realtà europee del trasporto pubblico ferroviario, con l’obiettivo di rivestire di valore il tempo del viaggio – quei 15.289.000 minuti intesi come tempo collettivo di chi si sposta in treno ogni giorno – l’incontro con l’altro e lo sguardo sulle cose.
Guarda l’intervista a Margherita Morgantin QUI
Cronache dal viaggio breve, 15.289.000 minuti è un progetto nato grazie alla collaborazione di Trenord, una delle più importanti realtà del trasporto pubblico ferroviario e Casa degli Artisti.
Coordinamento di Giulia Restifo – THAT’S CONTEMPORARY
Manager di progetto Rossana Ciocca
Cronache dal viaggio breve, 15.289.000 minuti / STAZIONE 1 progetto con l’assistenza di Diana De Luca.