Casa degli Artisti è lieta di ospitare

SKIA – Summer School 2022 di Estetica e Psicoanalisi 

LA VERTIGINE DELL’OPERA 

A cura di Mario Ajazzi Mancini, Matteo Bonazzi, Silvia Vizzardelli 

In convenzione con Università di Verona, Università della Calabria, Università di Milano-Bicocca, Kantoratelier, OT/Orbis Tertius, Aisthesis, Casa degli Artisti

Università organizzatrice per l’edizione 2022: Università di Verona

 

Dal 14 al 18 settembre 2022, negli atelier di Casa degli Artisti, si svolge la seconda edizione della Summer School promossa da SKIA. Cinque giorni di lezioni e laboratori sul tema della Vertigine dell’Opera, scelto per provare a discutere, se non addirittura a sovvertire, il paradigma che vuole associare l’esperienza creativa e la produzione di un’opera a uno slancio della vita, a una spinta immaginativa, a un’esperienza di pura felicità.

Con la partecipazione dei relatori: Silvia Vizzardelli, Matteo Bonazzi, Domenico Cosenza, Paolo Gomarasca, Micaela Ponti Guttieres, Elena de Silvestri, Pietro Enrico Bossola, Federico Leoni, Gianluca Solla, Carmine di Martino, Mario Ajazzi Mancini, Viviana Faschi, Alessandra Campo, Ilaria Detti, Riccardo Panattoni, Jole Orsenigo, Nicola Turrini, Sarantis Thanopulos.

 

Per l’occasione, saranno presentate due performance aperte anche al pubblico di Casa degli Artisti.

 

Mercoledì 14 settembre, ore 18.00

LA VERTIGINE IN MUSICA

Lezione-concerto di Alexander Lonquich in dialogo con Carlo Serra

 

Per molti aspetti la vertigine fa parte della musica fin dalla nascita: non tanto e non solo per le sue incarnazioni cosmogoniche, dalle configurazioni danzanti del mondo indiano all’estasi dionisiaca, dalla trance ritmica siberiana fino alla perdita danzante dei dervisci, ma proprio per come si organizza il suo spazio.

Dalle limacciosità opache dei gravi fino alla trasparenza delle sonorità acute, tutto lo spazio musicale mescola, al tempo stesso, densità, spessori che danno al movimento dei suoni un profilo materico, che gioca volentieri con il senso dell’ascesa e del precipitare: è una caratteristica espressiva che abita il suono, e che trova immediatamente nel cadere il preannunciarsi della forma del precipitare. Ma la vertigine sta prima, si annuncia drammaticamente facendo presagire un senso di sospensione e smarrimento assieme.

Proviamo a mettere alla prova questo percorso, passando per il Flauto Magico, la musica di Beethoven, la liederistica di Schubert e Schumann, per arrivare fino alla mobilitazione di musica e poesia con cui Stravinsky ripensa la pittura di Hogarth in Rake’s Progress.

ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti
prenotazione obbligatoria a info@casadegliartisti.org

 

Venerdì 16 settembre, ore 21.00

SILVIA DEI NUMERI – Per voce sola

Mise en espace di Silvia Guidi; musiche di Alessio Riccio, testo di Mario Ajazzi Mancini

 

Silvia sembra scivolata via da qualche pagina patinata, portandosi dietro frasi, immagini, ricette e sciocchezze, consuetudini, talvolta anche mali e rimedi facili facili… Ma è come se tutto le si fosse stipato dentro, accumulato come una massa senza forma di rifiuti, detriti o scarti di senso che smonta e rimonta combinando pensieri, ordinando cataloghi, elenchi interminati, azzardando combinazioni scellerate e giudiziose, nello spirito di una tassonomia puntigliosa, con l’astio e la passione della ricerca del numero giusto. Perché sa che c’è. Basta trovarlo. Per dare un peso a tutto, proporzione e equilibrio, il punto stabile sulla corda fine che tende sulla gran confusione di un mondo già letto e interpretato. Sugli smarrimenti e le perdite, con l’algoritmo di un cuore che batte forte, perfino nella pattumiera dov’è. Perché possa uscirne e accomodarsi in panchina, spettatore imperturbabile di una catastrofe … purché non sia troppo tardi.

Silvia racconta della lenta agonia di questa sortita senza sortita. La storia fragile e monotona dei suoi passi, le poche esperienze, i sorrisi e qualche lacrima. Tutto quanto avrebbe voluto dire e non ha detto, la colpa e l’innocenza, la dannazione e la grazia, fino a sfinirsi, a spolpare l’ultima libbra di carne che resta ancorata a quel rimasuglio di sé – che ci ostiniamo ancora a chiamare soggetto.

ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti
prenotazione obbligatoria a info@casadegliartisti.org