In occasione della Giornata Internazionale della Consapevolezza sulla Balbuzie (22 ottobre), l’Associazione Vivavoce, in collaborazione con Casa degli Artisti e con il patrocinio del Comune di Milano, organizza dal 22 al 27 ottobre una settimana di incontri, arte, laboratori per conoscere meglio ed esplorare la materia più intima e misteriosa che ci costituisce: la nostra voce. 

Con l’obiettivo di promuovere una cultura più consapevole e inclusiva, l’iniziativa permetterà di visitare la mostra “Il Peso delle Parole” dell’artista Saverio Bonelli e un percorso multisensoriale inedito, pensato per far vivere in prima persona l’esperienza destabilizzante della balbuzie.

Il tema della voce, nelle sue infinite declinazioni, costituirà il fil rouge del programma di appuntamenti a Casa degli Artisti: si spazierà dalla rivoluzione dell’intelligenza artificiale al dibattito sull’autotune nelle canzoni, dal boom dei podcast alle ultime scoperte nell’ambito delle neuroscienze fino all’analisi del fenomeno del voice shaming, ovvero la diffusione di comportamenti e atteggiamenti negativi e discriminatori nei confronti delle persone che parlano in maniera non convenzionale. 

Il progetto di allestimento, a cura di Michela Genghini, prevede un percorso attraverso stanze effimere realizzate da tende sospese, per restituire quell’idea di leggerezza in grado di predisporre il visitatore a vivere l’esperienza della mostra, con spirito di apertura e condivisione.
Il tessuto scherma, separa e al contempo abbraccia lo spazio, si trasforma in schermo per proiezioni nella prima stanza dedicata alla mostra di Saverio Bonelli, in parete espositiva nella terza. Le tende appese su profili calandrati creano un percorso organico dove la luce, attraverso il tessuto, crea geometrie inaspettate.

Il programma completo è consultabile alla pagina www.vivavoceweek.it. 

Di seguito, alcuni fra i momenti più significativi:

L’Osservatorio Voice Shaming – seconda edizione
Martedì 22 ottobre, in occasione della Giornata Internazionale della Consapevolezza sulla Balbuzie, saranno presentati i nuovi dati dell’OSSERVATORIO VOICE SHAMING, realizzato sotto la direzione scientifica del professor Antonio Schindler, che quest’anno si occuperà dei minori che comunicano in maniera non convenzionale o che presentano disturbi del linguaggio. Parliamo, solo in Italia, di oltre 200 mila ragazzi che sono spesso oggetto di atteggiamenti e comportamenti discriminatori, quando non di veri e propri atti di bullismo.

La Mostra e il percorso multisensoriale
Durante la manifestazione sarà possibile immergersi in un percorso multisensoriale, nato in forma collaborativa e di co-progettazione tra due mondi apparentemente lontani – quello clinico e quello artistico – che si sono trovati affini nell’impegno al supporto dell’espressività: come percorso di coscienza e miglioramento della pianificazione e produzione del suono per le persone con balbuzie e come sostegno alla ricerca e al lavoro degli artisti nell’ambito di tutte le arti.

Da un dialogo iniziale tra Giovanni Muscarà, creatore del metodo MRM-S (Muscarà Rehabilitation Method for Stuttering), e Giulia Restifo, socia di Casa degli Artisti, e grazie all’incontro con l’artista Saverio Bonelli, in quel momento abitante di un atelier alla Casa, si è rafforzato il concetto che l’arte può aiutare a dare rappresentanza visiva a un tema sonoro così complesso come quello del linguaggio.

Ad aprire il percorso sarà la mostra “Il Peso delle Parole” di Saverio Bonelli. Le opere dell’artista che sin da bambino si è trovato a far fronte a una forte balbuzie e, parallelamente, a una crescente necessità di comunicare, permettono di entrare in un mondo in cui esprimersi è visibilmente faticoso ma anche dove si ampliano le modalità di relazionarsi con sé e gli altri. 

Proseguendo il percorso attraverso le altre stanze che lo compongono, sarà possibile vivere in prima persona e in maniera immersiva l’esperienza destabilizzante della balbuzie, entrare nel mondo dei bambini tramite dei loro disegni, raccolti in oltre 30 anni di attività dell’associazione, e un video il cui contenuto è ancora non conosciuto ma che chiederà al visitatore di essere parte di una comunità più attenta e inclusiva.

Orari: dalle ore 12.00 alle 19.00

Gli appuntamenti
All’interno della MILANO VIVAVOCE WEEK una serie di incontri e talk permetteranno di approfondire punti di vista differenti per comprendere come e perché oggi la voce torna a essere al centro del nostro modo di informarci, intrattenerci ed emozionarci. Con alcuni professionisti del mondo del podcasting e del digital journalism si parlerà, ad esempio, di “Oralità 4.0” e di come le voci siano determinanti nella scelta dei nostri contenuti preferiti; lo scrittore Jonathan Bazzi racconterà di come attraverso la scrittura si possa trovare la propria voce più autentica; con alcuni esperti di intelligenza artificiale si comprenderà come gli algoritmi di machine learning possono oggi supportare medici e pazienti nello sviluppo di terapie innovative per migliorare la fluenza e il proprio modo di parlare; il neurologo cognitivo Jubim Abutalebi affronterà il tema delle basi neurali della balbuzie. 

Attività per bambini e famiglie
Nel corso della giornata di sabato 26 verranno organizzate due iniziative dedicate ai bambini e alle loro famiglie, per tornare a giocare e a divertirsi con la voce e le parole. 

“Scopri e segna”. Laboratorio sulla comunicazione gestuale dedicato a genitori e bambini da 0 a 3 anni e tenuto da formatrici del metodo Baby Signs. Sabato 26 dalle 10 alle 12 (due turni da un’ora).

Attività con i burattini guidata da Valerio Saccà di La casa di Meneghino per bambini da 6 a 9 anni. Attraverso la costruzione di una narrazione, si esplorerà la voce come strumento inclusivo e divertente. Sabato 26 dalle 16 alle 18 (due turni da un’ora).

Progetto di allestimento: Michela Genghini

L’Associazione Vivavoce 

Attraverso progetti di ricerca, informazione, sensibilizzazione e divulgazione, sotto la guida di Giovanni Muscarà, si pone l’obiettivo di creare una nuova cultura della voce, del linguaggio, dell’apprendimento e della comunicazione sviluppando azioni all’interno delle comunità e del sistema socio-politico di riferimento, contribuendo attivamente a rendere ogni persona libera di esprimersi senza nessuna limitazione. Tra le varie iniziative, da segnalare l’Osservatorio Voice Shaming che intende portare all’attenzione dell’opinione pubblica le dinamiche che quotidianamente sono causa di discriminazione e disparità di trattamento nei confronti di chi comunica in maniera non convenzionale.

Casa degli Artisti

Casa degli Artisti pone al centro della sua attività la ricerca e il lavoro delle artiste e degli artisti nell’ambito di tutte le arti. È un luogo a vocazione interdisciplinare e internazionale, con uno sguardo aperto alla città, alla sfera pubblica e allo spazio urbano, per connettere l’arte e la società e mantenere la sua funzione di bene pubblico. Gestita da 5 associazioni no profit, riunite nell’ATS Casa degli Artisti, è un centro di ricerca e produzione dove gli artisti possono trovare il loro studio temporaneo e supporto in ambito tecnico, curatoriale e di networking. Allo stesso tempo gli spazi sono un luogo aperto al pubblico dove visitare mostre, ascoltare showcase musicali, partecipare a performance, talk e laboratori.