HOME. Frequentare le distanza
Bruna Ginammi
maggio 2024
A cura dell'architetto Andrea Gianni e del collettivo curatoriale Nadir Daily
Casa degli Artisti presenta HOME. Frequentare la distanza personale di Bruna Ginammi, curata dall’architetto Andrea Gianni e dal collettivo curatoriale Nadir Daily, in occasione della Milano Arch Week promossa da Triennale Milano dal 17 al 25 maggio.
La mostra di Bruna Ginammi, legata al progetto di ricerca della fotografa iniziato nel 2019 e dedicato alle abitazioni costruite dai raccoglitori africani di frutta a Rosarno (RC), rientra nel programma della Milano Arch Week, iniziativa promossa da Triennale di Milano con una formula di festival diffuso in città. Fragili e precarie, ma allo stesso tempo simbolo di resilienza, speranza e di una cultura materiale non priva di identità, le abitazioni fotografate da Bruna Ginammi pongono l’attenzione su una realtà spesso invisibile e ignorata. Ai margini di Rosarno, nel calabrese, sorge un villaggio costruito da braccianti africani. Il campo è stato messo a disposizione dai loro datori di lavoro, che fingono di non vedere le condizioni di vita in cui versano queste persone. Il fenomeno dell’immigrazione in Italia è un discorso sempre più legato a una politica economico-sociale volta al consumismo. Uomini, donne e persino bambini scappano dalle proprie case con la speranza di un futuro migliore, ma si ritrovano a svolgere lavori precari o sottopagati, in condizioni pericolose e di estremo disagio. Il cambiamento climatico contribuisce ad accelerare l’urgenza di migrazione dai Paesi d’origine e acuisce la necessità di aprirsi a nuove comunità sociali capaci di interagire e accogliere.
Le fotografie di Bruna Ginammi sono una testimonianza visiva diretta, e senza alcun filtro, di quello che accade realmente nel nostro Paese. Allo stesso tempo, riflettono la dignità di una cultura che ritrova nella propria tradizione una grande capacità di adattamento.
“Il pensiero-guida è il concetto di equilibrio che, lontano da logiche estetiche, si accorda a un intimo ordine coerente, a un’armoniosa unità delle parti che, mi pare, sia la migliore risposta a una condizione evidentemente disumana in cui si trova a esistere.” – Bruna Ginammi
ARTISTI E CURATORI
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