OPEN CALL

Sguardi Urbani

28 NOVEMBRE 2022 — 16 GENNAIO 2023

deadline 16 Gennaio 2023

Casa degli Artisti annuncia l’apertura di “Sguardi Urbani”, una doppia call per curatori e artisti per un periodo di residenza dal 20 febbraio al 30 giugno 2023.

Curatori e artisti, senza limiti di età, nazionalità e disciplina, potranno presentare la propria candidatura dal 28 novembre 2022 al 16 gennaio 2023.

“Sguardi Urbani” è la residenza di ricerca proposta da Cecilia Guida, in qualità di tutor di questa edizione. Propone di indagare lo spazio pubblico, in particolare quei luoghi a basso contenuto semantico perché di passaggio ma capaci di creare interferenze di tipo estetico con il passante. La residenza sarà incentrata su esercizi di sguardo, scoperta e osservazione per generare nuove visioni e possibilità interpretative che si nutrano anche di intuizioni, impressioni, analogie. Si tratterà di andare in giro per la città con gli occhi bene aperti prestando attenzione a chi la abita, a ciò che si vede e accade, facendo di ogni attimo un momento irripetibile e unico da cogliere con un disegno, una foto, una registrazione o una breve descrizione.

“Sguardi Urbani” nasce dalla necessità di una riflessione sullo spazio pubblico contemporaneo, svuotato e imploso durante i lockdown e oggi rivitalizzato e allargato, e si chiede come l’arte possa ripensare lo spazio comune, la vita insieme agli altri esseri viventi e le relazioni, attraverso forme diverse di pensiero e azione, anche di natura partecipativa.

La doppia call è rivolta a curatori e artisti che lavorano con diversi linguaggi, media e dispositivi, e in particolare a chi fonda la propria ricerca e pratica artistica e curatoriale sulle corrispondenze e assonanze con altre discipline (antropologia, psicologia, architettura, biologia, fisica, musica, letteratura etc.).

Nella terza settimana di febbraio i curatori e gli artisti selezionati entreranno nella Casa e prenderanno possesso degli atelier che saranno messi loro a disposizione per la residenza e la realizzazione dei propri progetti. Lavoreranno insieme, attraverso momenti di analisi critica individuale, confronto e riflessione collettiva, per stabilire come muoversi all’interno della Casa e verso l’esterno, negli spazi pubblici della città, per individuare i luoghi su cui concentrarsi e sviluppare la propria ricerca.

Ad accompagnare la residenza ci sarà un public program di approfondimento sul tema delle pratiche artistiche nello spazio pubblico composto di presentazioni, conferenze, talk, seminari, passeggiate collettive, che alterneranno attività all’interno della Casa con incontri all’esterno, nella città.

Cecilia Guida selezionerà i due curatori, che parteciperanno a loro volta, insieme al board di Casa degli Artisti, alla successiva selezione dei sei artisti che entreranno in residenza.

I risultati della residenza, qualsiasi forma essi avranno, materiale e/o immateriale, saranno presentati al pubblico dal 20 al 30 giugno 2023 (con la possibilità di prolungare l’esposizione dei materiali di ricerca e di eventuali installazioni fino al 16 luglio).

 

OPEN CALL SGUARDI URBANI – ITA

DOMANDA DI PARTECIPAZIONE

OPEN CALL SGUARDI URBANI – ENG

PARTICIPATION REQUEST

Cecilia Guida. Curatrice, critica d’arte, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia di Belle Arti “Brera” a Milano, dove coordina il Biennio Specialistico in Scultura. PhD, si occupa delle relazioni tra pratiche artistiche pubbliche e partecipative, pedagogie radicali e spazio pubblico contemporaneo. È stata la responsabile del public program del progetto di arte pubblica “ArtLine Milano” (2018-2021) e la direttrice e curatrice del programma di residenza internazionale “UNIDEE” della Fondazione Pistoletto-Cittadellarte di Biella (2014-2017). Ha curato l’edizione italiana del saggio di Claire Bishop, Inferni ArtificialiLa politica della spettatorialità nell’arte partecipativa (Lucasossella editore, Bologna, 2015). Tra le sue pubblicazioni: Spatial Practices. Funzione pubblica e politica dell’arte nella società delle reti (Franco Angeli, Milano, 2012; ed. spagnola Metales Pesados, Santiago del Cile, 2021), con Laura Salas Redondo ed Erick González León, (d)estructura. Viajes por Cuba/ Cartografía Social (Viaindustriae publishing, Foligno, 2018), con Lorenzo Balbi e Arturo fito Rodríguez, Muntadas. Interconnections, interconnessioni, interconexiones (ed. Corraini, Mantova, 2019) e, con Roberto Pinto, Le relazioni oltre le immagini. Approcci teorici e pratiche dell’arte pubblica (postmedia books, Milano, 2022). Collabora con il sito antinomie.it.

 

BOARD DI SELEZIONE

Matteo Balduzzi. Architetto di formazione, opera nel campo dell’arte pubblica e della fotografia, intesa principalmente come mezzo di relazione tra le persone, l’ambiente, la memoria individuale e collettiva. È il curatore del Museo di Fotografia Contemporanea di Milano-Cinisello Balsamo, con cui collabora dal 2004. Per l’istituzione ha realizzato numerosi progetti caratterizzati da un intenso dialogo con il territorio e dal lavoro con gli autori delle più giovani generazioni. Dal 2016, coordinando la programmazione del Museo, ha ideato e curato committenze, mostre, call per giovani artisti, progetti partecipati, acquisizioni, presso la sede storica di Villa Ghirlanda e presso quella di Triennale Milano. Tra i più recenti Tra cielo e terra, con Claudio Beorchia (2019); Immagini e testi, Notazioni visive con Armin Linke (2019); West, con Francesco Jodice (2022) e le collettive Chi non salta (2020), Abitanti (2019), REFOCUS (2020), 10 Viaggi nell’architettura italiana (2020), Paesaggio dopo paesaggio (2022). Ha parallelamente collaborato a progetti artistici in diversi territori italiani, sperimentando con l’immagine fotografica – d’autore, familiari, vernacolari – in una forte dialettica tra pubblico e privato, tra artista e cittadini. Docente presso il Master in Photography e Visual Design di NABA a Milano e presso lo IED a Torino, ha pubblicato testi e curato volumi per Electa, Quodlibet, Piccola Biblioteca Einaudi, Viandustriae, Witty Books, A+M Bookstore, Silvana Editoriale. È socio di Careof, centro no-profit per l’arte contemporanea, attivo da 35 anni a Milano.

 

Francesca Comisso. È storica dell’arte e curatrice indipendente, collaboratrice in Staff dell’Assessora alla Cultura della Città di Torino per l’arte, il design e i musei. È tra le fondatrici nel 1997 di a.titolo, primo collettivo curatoriale in Italia e tra le prime realtà a operare nello spazio pubblico, con il quale ha inoltre diretto il centro d’arte CESAC al Filatoio di Caraglio (2010-2014) e curato residenze, pubblicazioni, progetti di ricerca e formazione, mostre. Referente per l’Italia del programma di produzione artistica Nuovi Committenti (New Patrons) della Fondation de France di Parigi, a.titolo ha curato la produzione di oltre venti opere destinate alla collettività. Recentemente ha ideato progetti transdisciplinari con il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e con la Fondazione Merz. Insegna allo IED Torino, alla NABA di Milano, ed è stata docente all’Accademia di Bergamo, al Corso di Conservazione e Restauro dei Beni Culturali della Venaria Reale, a Ecodesign del Politecnico di Torino. È vicepresidente dell’Archivio Gallizio, coautrice del Catalogo Generale delle opere di Pinot Gallizio, e di molti testi e mostre dedicati all’artista.

 

Claudia Losi. La sua pratica artistica parte dall’osservazione del paesaggio, naturale e antropizzato, in cui l’umano abita e si relaziona col resto del vivente. Interessata da sempre alle scienze naturali e umanistiche, all’azione del corpo nello spazio, indaga anche attraverso queste lenti, le connessioni profonde tra narrazione collettiva e immaginario. Opera con diversi media come installazioni site-specific e performance, scultura, fotografia, video e opere tessili e su carta. Ha esposto in varie occasioni in Italia e all’estero. Col progetto Being There. Oltre il giardino è tra i vincitori dell’Italian Council (IX Edizione, 2020), Premio alla produzione del Ministero della Cultura Italiano e nel 2022 esce l’omonima pubblicazione per Viaindustriae, Foligno. Nel 2021 pubblica The Whale Theory. Un immaginario animale, Johan&Levi e Voce a vento, Kunstverein Milan.

 

Silvia Nessi. Laureata alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, dal 1998 svolge l’attività professionale sviluppando la pratica della progettazione partecipata. Dal 2012 scrive e sviluppa progetti di rigenerazione urbana e sociale per Architetti senza Frontiere Italia, di cui è Vicepresidente, e per l’associazione Asisa, di cui è Presidente. In Asf Italia è responsabile dell’area dedicata alla marginalità sociale nei contesti europei, focalizzandosi sui temi dello spazio pubblico e dell’abitare sociale. In Asisa promuove processi per la riappropriazione del proprio territorio di vita con progetti culturali e artistici di interazione, socialità e creatività̀ collettiva. Nei progetti utilizza lo strumento della “falegnameria sociale” per costruire e consolidare gruppi e, in base ai contesti, progetta “dispositivi spaziali” idonei a facilitare momenti di socialità ed inclusione. Dal 2022 è consulente per la progettazione architettonica nella società Kcity s.r.l.

 

Alessandro Oldani. Svolge dal 2021 il ruolo di Conservatore dei Beni Culturali presso l’Ufficio Arte negli Spazi Pubblici del Comune di Milano, organismo che promuove e sostiene progetti il cui focus principale è la dimensione pubblica dei diversi linguaggi artistici contemporanei. Le sue ricerche e la sua attività professionale sono attualmente focalizzate sull’arte pubblica e sulla scultura contemporanea. Prima di assumere tale incarico, ha svolto attività di registrar e assistente alla conservazione presso la Galleria d’Arte Moderna dal 2011 al 2020, periodo durante il quale ha concentrato le sue ricerche sulle collezioni del museo e sull’edificio che lo ospita, la Villa Belgiojoso-Bonaparte. Ha inoltre pubblicato saggi e brevi contributi in cataloghi di mostre dedicate alla scultura (Adolfo Wildt, Medardo Rosso) e alla pittura (Angelo Morbelli) del diciannovesimo e ventesimo secolo.

 

Chiara Organtini. Curatrice appassionata di arte interdisciplinare e spazio pubblico. Per 12 anni ha fatto parte di indisciplinarte un’organizzazione che sostiene l’arte come agente di cambiamento urbano contribuendo allo sviluppo del CAOS centro Arti Opificio Siri e del Terni Festival internazionale della creazione contemporanea. Dal 2019 è entrata a far parte di Santarcangelo Festival curando BEPART art beyond partecipation, un progetto di cooperazione europea che coinvolge partner in Europa e Nord Africa. Dal 2022 è project manager della Lavanderia a Vapore di Collegno (TO), Casa Europea della Danza e Centro di Residenza della Regione Piemonte gestito dalla Fondazione Piemonte dal Vivo.

 

Gaia Romani. Assessora ai Servizi civici, Partecipazione e Trasparenza, Politiche del decentramento del Comune di Milano. Dopo la maturità classica, nel 2016 è diventata Consigliera in Municipio 8, dove ha presieduta la Commissione Politiche Sociali, con le deleghe sulle politiche giovanili, pari opportunità, i servizi sociosanitari e l’associazionismo. Dopo aver toccato con mano quanto sia importante implementare la partecipazione politica delle donne, ho co-fondato Onde Rosa, un collettivo di giovani under 30 che combatte le disuguaglianze tra i sessi. Da praticante consulente del lavoro, dopo la laurea in Legga all’università Statale, a ottobre 2021 si è candidata alle elezioni amministrative di Milano con il programma Generazione Milano, scritto da 500 ragazze e ragazzi. Con 2.201 preferenze è risultata la terza donna più votata a Milano ed è attualmente la più giovane assessora della Giunta Sala con la delega ai Servizi Civici e Generali.

 

Casa degli Artisti, spazio storico dedicato all’arte al centro del quartiere Garibaldi-Brera, ha riaperto a febbraio 2020 quale centro di residenza, produzione e fruizione pubblica che pone al centro della propria attività la ricerca e il lavoro degli artisti nel campo delle arti visive, performative, sonore e applicate, della letteratura e del pensiero. Un luogo dalla vocazione interdisciplinare e internazionale, con uno sguardo aperto alla città, alla sfera pubblica e allo spazio urbano, per connettere arte e società e mantenere la sua funzione di bene pubblico.

INFORMAZIONI PRATICHE

La candidatura potrà essere presentata:

Per i curatori entro e non oltre il 4 gennaio 2023

Per gli artisti entro e non oltre il 16 gennaio 2023

Le candidature devono pervenire alla mail: opencall@casadegliartisti.org

Periodo residenza | 20 febbraio – 30 giugno 2023

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