Durante la sua residenza a Casa degli Artisti, Monia Ben Hamouda si concentrerà sullo sviluppo della sua serie di dipinti, Blindness, Blossom and Desertification.
Questa serie nasce da un’urgenza personale di esplorare il ruolo funzionale dell’arte all’interno delle pratiche rituali e il suo legame con l’ambiente. I dipinti sono realizzati con materiali naturali come l’ibisco, il lalo verde, la cenere, il carbone, la paprika, l’argilla rossa e la terra applicata al lino. Questi elementi evocano riferimenti testuali alle superfici delle rocce e delle caverne, collegando l’opera alle prime espressioni della creatività umana.
Le immagini sono il risultato di gesti rapidi e istintivi: il movimento della mano, lo spargimento di polveri e le pennellate che imitano la scrittura araba. Questa tecnica fa un parallelo con l’arte della calligrafia, dove l’artista tiene tradizionalmente una pagina bianca accanto all’opera come superficie per “scaldare la mano”.
Questa pratica riecheggia e completa la sua serie scultorea, Aniconism as Figurative Urgency (2021-in corso), dove le forme calligrafiche in acciaio e ferro incarnano un’analoga esplorazione meditativa del testo e del gesto.