Jingyun Wang – La bile nera

Esplorazione della Distanza, della Vicinanza, della Dipendenza e della Solitudine nell‘era Moderna.

Nella medicina greca antica, la bile nera era uno dei quattro umori fondamentali, descritta come un liquido freddo e secco, simbolo archetipico della terra. Il termine era anche usato per indicare i coaguli di sangue neri e i cambiamenti torbidi del muco generale, poiché era controllata da Saturno, che portava tristezza, introversione e riflessione.

In questa proposta, voglio esprimere la solitudine onnipresente nella vita quotidiana moderna e il desiderio di creare connessioni e comprensione. È una forma di inquietudine e squilibrio, una dissonanza. Nella vita urbana postmoderna, la relazione tra individuo e collettività diventa sempre più complessa e frammentata, ogni individuo cerca un modo per stabilire una connessione con gli altri o con altre cose per sfuggire all’alienazione. Anche nello spazio virtuale, tra elettronica e schermi, si cerca comprensione. Cerco di creare una narrazione che rifletta la mancanza di comunicazione e il mondo visto solo da individui solitari. Nel profondo, tutti desiderano una vita sicura e semplice come quella dell’infanzia.

Nelle opere scelgo materiali che possono simboleggiare la vita contemporanea, come schermi elettronici, luci LED, neon, suoni, ecc., cercando un dialogo contraddittorio e metaforico tra parole e oggetti.

 

Jingyun Wang

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