Valerio Gaeti e Paolo Spaziani
All’interno della residenza Xilo project, progetto pensato da artisti per artisti, Yari Miele invita l’artista mantovano Valerio Gaeti a sviluppare una stampa xilografica che farà parte della Box-edition e mostrerà alle ore 17.00 il suo ultimo lavoro scultoreo e alle ore 19.00 l’attore Paolo Spaziani reciterà in La Morte Ride tratto dai testi poetici di Georges Bataille.
Per Valerio Gaeti l’arte dovrebbe esprimere un rapporto con la Terra su cui cerchiamo di vivere. Il tema della simbiosi primordiale tra uomo e natura è infatti fondamentale, quanto ci rende consapevoli della nostra primordiale partecipazione al ciclo chiamato vita.
La Morte Ride si regge su due testi poetici di Georges Bataille, il non lunghissimo poemetto L’Arcangelico e la brevissima lirica Invocazione alla Chance, l’evento è bilingue, i testi sono “detti” (per intervalli irregolari) in maniera integrale, sia per la traduzione italiana che per il testo in originale francese. Se Georges Bataille già negli studi filosofici o nell’opera narrativa sconfessa il testo, espone il concetto come semplice scheletro di un’impensabile, se già in questi testi tende a distruggere l’incatenamento logico che presuppone la prosa, se già questo è vero, ancora più violento è l’approccio a quell’elemento di sintesi che è la poesia. Poesia violentemente frammentata, portata allo stadio minerale dove il lemma/refrain che fa da agglutinante alle scorie che gli volteggiano intorno (come polvere di pianeti esplosi da tempo infinito o incalcolabile) è la parola Morte. Assoluta insolenza di questa canzonetta lugubre, semplicissima ed enigmatica, nullificata eppure forse il precipitato più denso di tutto il suo pensiero (intendendo con questo quello che negli altri testi non espone mai ma incessantemente dà a leggere come assente dalla pagina). L’insolenza canzonettistica è rafforzata dall’assordante circuito di assonanze che sostanzia il testo francese che si è fatto dunque irrinunciabile per quest’esperienza scenica.
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Ingresso libero