SGUARDI URBANI
Mostra documentale e attivazioni partecipative nella città
Casa degli Artisti di Milano è lieta di presentare la mostra finale del programma di residenza artistica “Sguardi Urbani”, a cura di Cecilia Guida, Deborah Maggiolo e Paola Pietronave.
Da mercoledì 21 a venerdì 30 giugno, le artiste e gli artisti residenti Alice Bescapè, Serena Crocco, Raffaele Cirianni, Daniele Nicolosi, Ismael Pacheco Condoy, Federica Sasso & Luca Pagan condivideranno le ricerche sviluppate in questo periodo attraverso immagini, testi, suoni, video e altri materiali. Queste giornate, dedicate alla restituzione documentale e speculativa dei progetti avviati in residenza, saranno accompagnate da attivazioni nei quartieri e nelle aree di interesse identificate dagli artisti e dalle artiste, con interventi volti a mettere in pratica le ricerche sviluppate nei mesi precedenti.
“Sguardi Urbani” è la residenza di ricerca – ideata e curata da Cecilia Guida e coordinata insieme a Valentina Kastlunger, Mattia Bosco e Christian Gangitano per Casa degli Artisti – all’interno della quale, dal 20 febbraio scorso, si è avviata un’indagine collettiva sullo spazio pubblico post-pandemico, con un’attenzione particolare a come i linguaggi dell’arte possono ripensare gli spazi comuni, la vita insieme agli altri esseri viventi e i legami comunitari.
A Casa degli Artisti, Alice Bescapè con Semi. Archivio di pratiche, vivaio di esperienze attiva, nelle parole dell’artista, “un rifugio indeciso e potenziale, uno spazio aperto a frequentazione libera per lasciarsi essere senza uno scopo preciso, un ambiente di incontro possibile con altre persone, con materiali selezionati lì depositati e disponibili”, nella convinzione che la loro condivisione e l’invito a usarli possa generare un tempo non programmato, aprendosi a percezioni e immaginari con possibilità vitali per la cittadinanza.
In un movimento che dalla Casa espande la riflessione fino a considerare la città di Milano nella sua dimensione ecosistemica, Daniele Nicolosi con CAOS ACQUOSO ORIGINARIO realizza un’inchiesta basata “sul ripensamento di modelli identitari come opera di rianalisi collegiale” spiega l’artista. Indagando gli aspetti simbolici di Milano, l’artista ha individuato nelle risorgive e nella confutazione del binomio morte/vita due elementi emblematici: l’acqua, nutrimento di tutte le cose, e la cultura, da disfare. La ricerca è proposta con un’installazione multidisciplinare “in grado di coinvolgere la moltitudine e che ha l’ingegno di smarcarsi dai suoi stessi confini spaziali, confondendosi nella quotidiana attività di Casa degli Artisti, dilagando nel tessuto sociale attraverso il linguaggio” conclude Nicolosi.
Ismael Pacheco Condoy con CONO.CXMXNTO der Stadt presenta un progetto che coinvolge la distanza, l’antropocene e il concetto di intertemporalità. “La creazione di sapere e cultura porta con sé persone, vissuti, lotte sociali e scontri culturali. In un contesto dove integrazione spesso significa imparare a comportarsi, l’opposto rappresenta il rischio di non essere capiti” commenta Pacheco Condoy. L’artista agevola il legame tra nostalgia e senso di appartenenza con l’uso di uno strumento musicale, prodotto e posizionato in luoghi strategici, “per costruire un suono nato dalla natura urbana (che muta a suon di cemento e gentrificazione), ispirato dalla casualità e suonato dalla stessa città”.
L’interesse di Serena Crocco si è concentrato, invece, sull’ex cimitero di Via del Ricordo a Crescenzago che rappresenta una eccezionalità nella città di Milano in quanto spazio “chiuso e abbandonato da sessant’anni, che mantiene al suo interno strutture ancora intatte dalla sua funzione precedente” dice l’artista. Con Via del Ricordo l’artista ha indagato il rapporto di chi abita il quartiere con il luogo, raccogliendo “materiali di memoria”, ricordi e fotografie. Saranno esposti in mostra nell’atelier una serie di materiali visivi insieme a un video girato in loco e un erbario realizzato con le piante censite e raccolte entro le mura del cimitero.
Per Raffaele Cirianni con Io a Milano non sogno più Milano, nelle sue parole, “rappresenta un sogno, un riscatto, una reale possibilità di crescita personale e lavorativa sotto il ricatto di una condizione precaria, dovuta alla speculazione abitativa”, che lui definisce ‘speculazione emotiva’. Riflettendo sul caro affitti, l’artista crea una “contronarrazione del sogno economico e finanziario cittadino”, raccogliendo confessioni, racconti, sogni che hanno spinto le persone a stabilirsi a Milano in “un archivio del diritto a sognare”, installazione itinerante attivata dal dibattito partecipato.
Infine, il progetto collaborativo dell’artista visiva Federica Sasso e l’artista sonoro Luca Pagan dal titolo Divergences riguarda l’esperienza di embodiment “tra reale e virtuale e la percezione del corpo nello spazio fisico mentre è immerso in un’esperienza di realtà virtuale” racconta il duo. Durante l’opening, nel foyer della Casa, le persone potranno fare esperienza della percezione dello spazio pubblico attraverso l’uso di sensori wearable che permetteranno di interagire con il paesaggio sonoro circostante, in un esperimento collettivo che metterà al centro il legame tra movimento corporeo e stimoli sonori.
La mostra documentale e le attivazioni partecipative nella città sono il dodicesimo e ultimo appuntamento del corposo public program di “Sguardi Urbani”, che ha accompagnato la residenza con una serie di eventi interdisciplinari, gratuiti e aperti a tutte/i, quali presentazioni delle ricerche delle artiste e degli artisti residenti, talk a partire da pubblicazioni recenti sulle arti nello spazio pubblico, open studio, conferenze, passeggiate collettive e laboratori. A queste attività si sono aggiunte sessioni peer-to-peer e studio visit per le artiste e gli artisti in residenza, con momenti seminariali tenuti dai membri della giuria e da artisti/e, curatori/curatrici, ricercatori/ricercatrici ospiti italiani e internazionali.
Hanno partecipato al public program: Luca Vitone, Roberto Pinto, Katia Anguelova, Francesca Comisso, Chiara Organtini, Claudia Losi, Leonardo Regano, Emanuele De Donno, Alice Benessia, Bertram Niessen, Silvia Nessi con ASF Italia, Angela Maderna, Ibrahim Mahama, Reza Afisina, Iswanto Hartono, Bellina Erby del collettivo ruangrupa e Gudskul Ekosistem, Mariette Schiltz con Isola Pepe Verde, Domenico Quaranta, Vincenzo Estremo, Chiara Oppedisano, Angelo Castucci, Alessandro Oldani.
Tra le attività proposte, un reading group tenutosi presso Casa degli Artisti a cadenza periodica per leggere e discutere insieme brani tratti da testi affini ai temi del public program della residenza, al quale hanno partecipato le studentesse e gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera e NABA: Lucrezia Cardillo, Andrea Pizzari, Anita Dal Sasso, Emma Bozzi, Matteo Angiolillo, Giulia Gaia Bertini, He Sun, Emma De DeVitiis, Mariasole Franco, Cezara Cojocaru, Martina Pumpel, Alessia Riva, Chiara Smedile, Alberto Navilli, Michelle Ucci, Lucrezia Vimini, Nicoló Soligo, Elena Marcon, Giorgio Mattia, Alessia Baranello, con la collaborazione di Ilaria Mariotti, Andris Brinkmanis ed Elvira Vannini.
Il progetto “Sguardi Urbani” è realizzato con il contributo di Fondazione di Comunità Milano, che sostiene interventi di utilità sociale per oltre 2 milioni di cittadine e cittadini di Milano e di 56 Comuni delle aree Sud Ovest, Sud Est, Adda Martesana della Città Metropolitana, e fa parte del network di 16 Fondazioni territoriali costituite da Fondazione Cariplo.
Con il contributo di Regione Lombardia e il patrocinio del Municipio 1 di Milano.