Performance sonora:“Un’impronta della pietra nel tono del silenzio” di Maria Rucker e Randolf Pirkmayer
All’interno della residenza Xilo-project, progetto pensato da artisti per artisti, gli artisti tedeschi Maria Rucker e Randolf Pirkmayer sono stati invitati a sviluppare una stampa xilografica che farà parte della Box-edition del progetto e presenteranno al pubblico una performance sonora inedita.
“Amo le sorprese sonore che nascono quando lascio danzare pietre e mazzuoli su diverse lastre e rilievi di pietra”. (Maria Rucker)
“All’interpretazione dell’organizzazione prescritta dei suoni contrappongo la possibilità di far emergere intuitivamente suoni e rumori dal silenzio e di contribuire al loro sviluppo senza fretta e senza affanni”. (Randolf Pirkmayer)
Da sempre Maria scolpisce la pietra. In passato le sue forme tendevano a essere altamente geometriche, riconoscibili o meno. Col tempo poi il suo lavoro inizia ad abbracciare una serie di “preoccupazioni biologiche”. Sono sparite le linee fredde e dure che insistono sulla geometria di base. Al loro posto sono arrivate tracce sfumate di forme animali riconoscibili come specie distinte.
La pietra la trova lei stessa, spesso raccogliendo materiale locale scartato o passato inosservato da altri. Raccogliendo gli scarti della costruzione di un’autostrada, o cogliendo la roccia in mezzo a un campo, trova sulla scia della presenza umana bellissimi pezzi di alabastro, calcare e lava. Da essi scolpisce e lucida una realtà nascosta e rivela la struttura sottostante di creature distinte che escono dalla pietra. È come se queste creature fossero state liberate dalla loro matrice e rivelate al mondo come una nuova manifestazione di qualcosa che già percepiamo.
Si tratta di dettagli, non di animali intere; parti che alludono a un insieme più grande. Denti. Artigli. Zanne. Becchi. Zoccoli. Zampe. Nasi. Ricordano un reperto fossile, dove gli attributi dell’animale conferiscono un’identità misteriosa che fonde la pietra, la mano dell’artista e i modelli collettivi del pensiero primordiale in un insieme estetico. Sembrano richiamare i profondi recessi della mente alla ricerca di radici antiche al di là delle nostre identità moderne.
Maria Rucker nasce nel 1961 a Monaco, in Germania. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Monaco dal 1983 al 1989, dove ottiene un master in scultura (1988). Nel 1990 ottiene una borsa di studio Erasmus presso la Scuola di Belle Arti di Atene e nel 1991 si diploma in scultura presso l’Accemia di Monaco. Dal 2007 collabora in performance multidisciplinari e sperimentali con Randolf Pirkmayer. Vive tra Osterzell (Germania) e Ortonovo, Toscana.
Randolf Pirkmayer nasce a Bad Gastein (Austria) nel 1942. Dopo aver frequentato l’università di musica, il Mozartheum di Salisburgo e l’università di architettura di Vienna, ha intrapreso le prime azioni con la musica sperimentale (Café Einstein di Vienna), le installazioni concertistiche, opere musicali e la costruzione di strumenti sonori. Randolf ha creato anche opere opere video e installazioni. Come scultotore, lavora anche con la pietra, legno e ferro e sviluppa la “musica direzionale” vista come un concetto artistico di musica elementare. Vive e lavora tra Osterzell (Germania) e Ortonovo, Toscana.