Oltre la catastrofe. Ecologie, visualità e immaginari nelle arti contemporanee

Oltre la catastrofe. Ecologie, visualità e immaginari nelle arti contemporanee

A cura di Daniel Borselli, Arianna Casarini, Raffaella Perna, Roberto Pinto, Jannik C.E. Pra Levis. Postmediabooks editore

Intervengono in dialogo gli autori: Daniel Borselli, critico, Roberto Pinto, critico, Jannik C.E. Pra Levis, storico dell’arte con Pasquale Campanella, artista di Wurmkos

 

Negli ultimi tre decenni, la società e la cultura contemporanea hanno dovuto fronteggiare innumerevoli annunci di fine, nonché le difficoltà, incontrate dagli altrettanto molteplici scenari “post-” emersi dal conseguente collasso teleologico, nel ricomporre cornici epistemologiche e politiche adeguate per rimediare al senso di esaurimento ereditato dal Novecento. Laddove tale spossatezza societaria designa, per Fredric Jameson (1984), il tempo della post-modernità come un “presente continuo” e si traduce a livello culturale, nelle parole di Mark Fisher (2017), in un pervasivo ma illusorio rifugio nostalgico, l’incalzante dibattito sull’emergenza climatica suggerisce invece un reindirizzamento verso la posterità tanto delle istanze etiche quanto delle ansie generate dalla loro mancata realizzazione. 

Questo libro, benché distante da ambizioni di sistematicità e completezza, punta a porre interrogativi e stimolare riflessioni sulla possibilità di una trasformazione etica ed estetica in senso ecologista, antispecista e affine alle elaborazioni teoriche sul “compost” e sull’interconnessione della materia vivente (Haraway, 2019; Ferrante, 2022; Bennett, 2023; Timeto, 2024). Si inserisce, per questo stesso motivo, nel solco delle proposte transfemministe queer di decostruzione situata della pretesa di universalità dell’Anthropos bianco, maschile e cristiano (Colebrook, 2016; Mirzoeft, 2018; Alaimo, 2022; Giuliani, 2022), e si associa altresì ai progetti di decolonizzazione dello sguardo occidentale sugli attuali scenari di crisi, transitando per le possibili ridiscussioni del ruolo – e dell’impatto ambientale – delle istituzioni culturali e non solo, ricerca accademica inclusa. Senza limitarsi alla sola questione ecologica, abbracciando piuttosto il complesso delle “crisi” che costellano la costruzione della cultura contemporanea, è così proposta una disamina dei paradigmi artistici e architettonici emergenti «tra le rovine del capitalismo» (Ising, 2021), quali il rapporto tra arte e commons, i tentativi di “simpoiesi” e “contaminazione” tra umano e non-umano, l’attivismo e la partecipazione tra dimensione peri-politica ed estetica, le forme di pedagogia radicale e le condizioni per una progettazione architettonica e urbanistica intorno e oltre al costruito. Contribuiscono infine al dibattito, con le loro suggestioni, pratiche di ri-mediazione interessate all’incorporazione di prospettive dopo e in assenza dell’umano – evidenti nei recenti sviluppi delle connessioni tra IA, postumanesimo critico ed estinzione -, così come le potenzialità e i limiti della nozione di “sostenibilità” tra impulso ambientalista, green capitalism, geoingegneria ed ecofascismo.

In una simile prospettiva, questo progetto raccoglie i contributi di una pluralità di voci provenienti da ambiti diversificati della produzione della conoscenza sull’arte contemporanea, dalla ricerca universitaria alla pratica artistica, dalla curatela e dalla critica indipendente fino all’impegno attivista connotato in senso estetico.

The event is finished.

Data

17 Dic 2024
evento passato

Ora

18:45 - 20:15

Tipologia

Talk

Luogo

Casa degli Artisti
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