“Non tocchiamo questo tasto. Musica Classica e mondo queer” di Luca Ciammarughi
Luca Ciammarughi e Carlo Boccadoro presentano
“Non tocchiamo questo tasto. Musica Classica e mondo queer” di Luca Ciammarughi
«Perché dovrebbero interessarmi i gusti sessuali di un compositore?». Ecco quale potrebbe essere la prima reazione di fronte a uno studio che affronta il tema LGBTQ dal punto di vista della musica classica. Questo libro sfida decenni di divulgazione eteronormativa e getta una luce sugli aspetti censurati o edulcorati di compositori e compositrici che oggi potremmo annoverare nell’ambito queer, secondo l’ipotesi critica che conoscerli più a fondo sia indispensabile per comprendere meglio la loro arte. Dalle antiche tracce del periodo barocco al Novecento “liberato” di John Cage e Leonard Bernstein, passando per le tempeste romantiche e i turbamenti fin de siècle: una galleria di personaggi, squarci di vita e atmosfere che offrono al lettore prospettive inedite sulla storia culturale dell’Occidente e, al musicofilo, strumenti nuovi per un’esperienza di ascolto più consapevole. L’intreccio tra arte e vita si nutre di desideri, sensazioni e stati d’animo che, come scrisse Hans Werner Henze, «dovevo provare e sperimentare su di me, prima che potessero diventare musica».
Un tema finora messo sotto al tappeto, censurato politicamente in paesi come la Russia (Čajkovskij) o la Polonia (Chopin), spesso liquidato come inutile dagli accademici italiani. Sarebbe certo stupido definire “gay” o “etero” una musica, ma non è affatto irrilevante – per esempio in casi come Britten o Szymanowski – indagare il rapporto fra i desideri (o le paure!) di un artista e la sua creatività.