LUCA COSER | LA MEMORIA DELLE COSE
Da venerdì 19 luglio, sarà visibile nel salone al piano terra di Casa degli Artisti la mostra La memoria delle cose di Luca Coser. L’esposizione rappresenta l’atto conclusivo del lavoro svolto dall’artista nel periodo di residenza.
Durante il periodo della residenza, Luca Coser ha lavorato alla realizzazione di un polittico composto da 5 tele di grandi dimensioni, cm 240×190 ognuna. “Polittico dell’orto” è il titolo scelto dall’artista per il gruppo di tele, e si rifà a una frase della poetessa Marianne Moore che ha sviluppato parte della sua opera osservando la vita del suo giardino, delle piante così come degli animali, e a proposito di questo disse che la poesia è un giardino immaginario con rospi veri dentro, descrivendo in poche parole e con rara efficacia la natura essenziale dell’arte e degli artisti.
Ognuna delle cinque tele cita con ironica leggerezza alcuni personaggi importanti nella formazione dell’artista, citazione priva di qualsivoglia intento didattico che si propone come superficie specchiante e enigmatica tessitura di “narrazioni frammentarie” che vanno molto al di la delle figure evocate. Queste emergono come fantasmi da un orto immaginario e si presentano in maniera fantastica, quasi in dissolvenza in un magma di colore bianco e dai contorni indefiniti, scontrandosi infine con una sorta di minima griglia geometrica colorata che accenna a un arresto, a una sospensione della narrazione pittorica. I titoli stessi delle cinque tele entrano in relazione con la percezione delle immagini, descrivendo e scombinando le carte al tempo stesso.
Parallelamente al polittico, durante la residenza l’artista ha realizzato una serie di piccole tele e un buon numero di disegni.
Il tema prescelto è stato solo lo spunto per lavorare attorno a un immaginario tecnico, poetico e concettuale già ampiamente sviluppato nell’arco di questo ultimo decennio, efficacemente descritto da Gianluigi Colin in occasione di una collaborazione artistica di Coser con LaLettura, inserto del Corriere della Sera: “La ricerca di Luca Coser si articola in un costante gioco di stratificazioni, dissolvenze e spostamenti di senso. La sua pittura, partendo sempre da citazioni personali, riflette sul senso di una identità sempre più precaria, sulla fragilità della singolarità dell’esistenza, ma anche sull’inconscio collettivo. Per questo Coser si muove in una rappresentazione di opposti: nella sua pittura convivono verità e finzione, affermazione e negazione, serenità e trepidazione, in un complesso confronto che diventa metafora dell’animo umano. La sua è una pittura al confine tra figurazione ed astrazione ma dove le figure, dipinte e poi celate, appaiono come presenze avvolte sempre da un silenzioso stato di sospensione. Così, su tutto, emerge un senso di ignoto, di mistero, ma anche quel senso di inquietudine che sembra avvolgere la società della “post verità”.”
INFORMAZIONI PRATICHE
La mostra rimarrà chiusa del 5 agosto al 2 settembre
Coordinamento del progetto: Lorenzo Vatalaro
Schedula per Ore
Opening istituzionale
- 17.00 - 22.00
- martedì 10 settembre