Henna Party

Da giovedì 5 dicembre Atefeh Khas, artista selezionata per la residenza AAA Atelier Aperti per Artista, aprirà le porte del suo studio per mostrare lo sviluppo del suo progetto Henna Party incentrato sul significato culturale dell’hennè.

Durante la serata inaugurale, a partire dalle ore 18.00, sarà presentata la performance collettiva “Pain and Hue” con i performer Annalì Rainoldi, Mizar Giusti, le pitture di Francesca Longo e le musiche di Pirooz Arjmand suonate da Danial Tahmasbi.

 

“Henna Party” series: Un progetto sulla Body Art tradizionale e le sue applicazioni moderne

Atefeh Khas lavora alla serie “Henna Party” da più di 10 anni. Durante un viaggio nel sud dell’Iran nel 2010 ha iniziato il primo lavoro di fotografia e video arte incentrato sull’uso dell’hennè nelle cerimonie. Questo l’ha portata a scoprire che l’henné, come materiale culturale, funge da ponte tra le culture mediorientali, dei paesi arabi e del Nord Africa.

Durante la residenza a Casa degli Artisti, Atefeh Khas realizzerà una performance collettiva insieme ad artisti locali o internazionali per creare una quarta parte della serie “Henna Party” focalizzata sulla connessione dell’henné con l’Europa. In base alle possibilità che si presenteranno, la performance collettiva potrà espandersi.

Un’opera d’arte dal vivo sarà sviluppata attraverso il dialogo con artisti, curatori e visitatori, creando sinergia con la realtà produttiva della città. In questa performance collettiva, vorrei chiedere all’artista/gli artisti (come europei) come percepiscono il contesto dell’henné. Hanno qualcosa di simile nella loro cultura? Come possiamo comunicare attraverso il linguaggio del corpo usando l’henné?

La mostra finale sarà composta da due parti: foto e video dei progetti passati e nuove opere create durante la residenza.

Uno dei video si intitola “Burqa” (2015) e documenta la performance nel villaggio di Salakh, sull’isola di Qeshm nel sud dell’Iran, per cui ha chiesto alle donne locali di cantare i canti tradizionali del villaggio eseguiti durante i matrimoni e le cerimonie di Henna Bandan. Ha poi commissionato a un fabbro la realizzazione di un burqa di ferro e chiesto a Zinat Daryaei di metterlo sul viso dell’artista e poi di disegnare sulle sue mani con l’henné. Zinat è stata la prima donna a rimuovere il burqa nel villaggio di Salakh e in questa performance le è stato chiesto di fare il contrario di ciò che aveva fatto prima.

Un’altra video performance che ha realizzato è intitolata “Wedding Night” (India, 2018). È una performance collaborativa con Tejashree Khanilkar durante la quale Atefeh le ha chiesto di dipingere il suo corpo come fanno per le spose indiane. Mentre Tejashree dipingeva, le raccontava aspetti della sua vita personale.

Il terzo video è “Write ‘Freedom’” (Marsiglia, Francia, 2019), realizzato con Khadija Elabyad dal Marocco, e riprende la performance durante la quale hanno scritto la parola “libertà” sui rispettivi corpi: Khadija ha scritto “libertà” nella sua lingua (arabo) ثقل sul corpo di Atefeh, e Atefeh ha scritto “libertà” nella sua lingua (persiano) آزادی sul corpo di Khadija.

Inoltre, saranno esposte alcune foto dei suoi esperimenti artistici sul tema dell’henné, come “From Henna Party Series, Hormuz Island, Iran, 2011” e “From Henna Party Series, Hormuz Island, Iran, 2010”.

 


Performer: Annalì Rainoldi e Mizar Giusti,
Custom designer: Shahrzad Lotfi,
Compositore: Pirooz Arjmand,
Chitarra e piano: Danial Tahmasbi,
Pitture di: Francesca Longo,
Fotografie e video: Diletta De Filippis, Federico Angiolini, Gabriele Gandini.

Si ringraziano Victor Manzoni, Olivia Vighi , Sofiya Chotyrbok

Coordinamento di: Valentina Kastlunger

The event is finished.

Data

11 Dic 2024
evento passato

Ora

18:00 - 21:00

Tipologia

Open Studio

Luogo

Casa degli Artisti
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