Alex Dorici e Yari Miele — SINOPIA SINOPSIA SINAPSI
Dal 6 al 18 settembre 2022 Casa degli Artisti presenta Sinopia Sinopsia Sinapsi, una mostra degli artisti Alex Dorici (Lugano, 1979) e Yari Miele (Cantù, 1977), prodotta in collaborazione con l’azienda italiana GOTTIFREDI MAFFIOLI, curata da Marco Tagliafierro e nata nell’ambito del progetto Arte&Impresa.
La ricerca e l’esplorazione della materia del cordame nautico, sviluppata dagli artisti Alex Dorici e Yari Miele, nascono da un invito dell’azienda Gottifredi Maffioli – leader nel mercato per la produzione di corde e nastri – che ha sostenuto il processo artistico in collaborazione con Casa degli Artisti, attraverso un periodo di stage e di residenza e che trova ora il suo compimento in una mostra aperta al pubblico.
Marco Tagliafierro, curatore della mostra, sottolinea come: “la materia esprime ciò che costituisce la sostanza di un oggetto, di un corpo, oppure il contenuto di un discorso e di un pensiero, anche di un testo scritto, la potenza, l’estensione, la forza in quanto principio costitutivo della realtà naturale. Un materiale, invece, può significare solo la materia necessaria per compiere o realizzare un certo lavoro, oppure l’insieme degli strumenti per lo svolgimento di una determinata attività. La collaborazione tra un artista e un sistema produttivo artigianale o industriale può risultare proficua se intesa come azione volta all’esplicitazione delle proprietà latenti della materia. L’arte, così, diviene un’interfaccia tra pensiero e τέχνη (téchne), tra un impulso che oscilla tra l’indicibilità del gesto creativo e l’abilità tecnica, o meglio tecnologica. La materia attraverso processi sinestesici e sinapsici consente slittamenti percettivi. Le corde allestite dagli artisti evocano significazioni del metaverso o rimandano alla più concreta analogicità espressa dalla pittura.”
La project room ospita l’artista Stefano Invernizzi (Novara, 1983), “una pittura Super Realista anziché Iperrealista, la distinzione è d’obbligo poiché permangono tracce di gestualità pittorica. Invernizzi ha monitorato il fare artistico di Dorici e Miele appuntandolo nella sua pittura che, come per i primi due, allude all’Ipertesto e al metaverso.”
Questa mostra nasce nell’ambito del progetto Arte&Impresa, nato da un’idea di Marco Tagliafierro insieme a Andrea Castrovinci e Roberta Riassetto, con lo scopo di coadiuvare un gruppo di artisti nell’individuazione delle modalità più efficaci per realizzare le loro urgenze espressive, affinché esse non restino allo stadio embrionale o prototipale. L’artista, in cambio, mette in gioco il suo sguardo altro, che spesso si dimostra capace di sovvertire i preconcetti, aprendo nuove possibilità interpretative della materia stessa.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da THAT’S CONTEMPORARY con testi di Marco Tagliafierro, degli ingegneri Rossella Maffioli e Luigi Maffioli e di Giulia Restifo per Casa degli Artisti. La pubblicazione è stampata da Presspoint By Litoservice srl (www.presspoint.it).
BIOGRAFIA
Stefano Invernizzi è nato a Novara nel 1983. Inizia ben presto a sentirsi stretto nella realtà di provincia e in una scuola che non gli permette di coltivare le sue passioni. Così, conclusi gli studi non ancora maggiorenne, decide di dedicarsi completamente alla musica e di lavorare per realizzare il suo sogno, quello di calcare i palchi più importanti d’Italia. I primi soldi guadagnati vengono investiti in questa direzione. Scrive, suona, compone e, con il suo gruppo, Le Moire, arriva a pubblicare tre album in studio, l’ultimo dei quali raccoglie i favori della critica e apre le porte di diversi locali indie rock. La musica, però, non è l’unica arte che lo accompagna: pittura e scultura lo appassionano altrettanto. Dal 2010 al 2012 frequenta un corso di scultura all’Accademia di Belle Arti di Vercelli e inizia ad esporre i suoi primi dipinti. Poi nel 2016 la scelta di dedicarsi solo alla pittura che anno dopo anno, sempre più prepotentemente, aveva invocato uno spazio tutto suo. Creare è per Stefano un’esigenza narrativa, che nasce dalla necessità di liberare i pensieri e decifrare la vita. Ha partecipato a diverse mostre collettive (Museo Cà La Ghironda di Bologna, Museo MAGMMA di Villacidro) e nel 2020 è stato finalista del premio Marchionni.