TIST viene fondato nel 2020 a Bologna da Michele Liparesi e Yulia Tikhomirova ai quali si aggiungono Samir Sayed Abdellattef e Enrico Vassallo. Riflettendo sull’arte intesa come fuori delle logiche di profitto e vicina ai principi di non concorrenza, solidarietà e cura, il collettivo mira ad avviare progetti con la partecipazione di comunità e gruppi sociali (spesso di zone urbane periferiche), che solitamente non hanno accesso diretto alla produzione culturale. TIST produce inoltre il giornale FARò. Pratiche Estetiche Politiche, ed è co-ideatore di K.I.N. – Keep In Network, una rete di tredici realtà collettive indipendenti di Bologna.
TIST si focalizza su tre punti fondamentali: la pratica anti-monumentale, volta a indagare la memoria culturale nello spazio urbano e la creazione di nuove comunità di cittadini, basandosi non sull’appartenenza identitaria ma piuttosto sull’azione congiunta. Il gioco Essere Singolare Plurale, che implementa i concetti teorici del collettivismo artistico nel gioco da tavolo e la sua variante performativa nello spirito del teatro sociale. La produzione del giornale, per riunire le esperienze della residenza attraverso i testi prodotti dai partecipanti e trasformare la pubblicazione in uno strumento di divulgazione e di mutuo apprendimento degli artisti e dei cittadini.