Sofiya Chotyrbok (Zoločiv, 1991) è un’artista italo-ucraina che vive e lavora a Milano.
Dopo gli studi in Fotografia, condensa le proprie conoscenze nelle Arti visive, dedicandosi a progetti artistici multisensoriali che spaziano dall’installazione ambientale alla performance, dalla fotografia al video d’artista. La sua ricerca si concentra sui tema dell’identità e della memoria, sull’esperienza e i lasciti della migrazione. Le sue opere presentano percorsi paralleli su scale diverse, dal particolare all’universale, nutrendosi di frammenti esperienziali individuali, che acquisiscono valenza comune grazie alle operazioni di astrazione ed ai costanti riferimenti archetipici che accompagnano il proprio percorso di ricerca.
È vincitrice di numerose borse di studio nazionali e internazionali ed è stata finalista di
GiovaneFotografia Italiana #10 nel 2023.
Le sue opere sono state esposte in importanti festival e musei internazionali, tra cui Mala Stanica (Skopje, 2024), Fotografia Europea (2023), Saarland Museum Moderne Galerie (2023), Triennale Design Museum (Milano, 2021), Paris Photo Off (2022), Odesa Photo Days (2021), Mana Contemporary (Chicago, 2019).
Dal 2020 indaga l’atto performativo nell’arte e ha all’attivo diverse esperienze come performer, tra cui “Two in a hat” di James Lee Byars (Performance works 1967-1994) presso Pirelli Hangar Bicocca (Milano, 2024).
Dal 2024 è membro dell’Ukrainian Women Photographers Organization.
Sofiya Chotyrbok
2024
arti visive
Sofiya Chotyrbok (Zoločiv, 1991) è un’artista italo-ucraina che vive e lavora a Milano.
Dopo gli studi in Fotografia, condensa le proprie conoscenze nelle Arti visive, dedicandosi a progetti artistici multisensoriali che spaziano dall’installazione ambientale alla performance, dalla fotografia al video d’artista. La sua ricerca si concentra sui tema dell’identità e della memoria, sull’esperienza e i lasciti della migrazione. Le sue opere presentano percorsi paralleli su scale diverse, dal particolare all’universale, nutrendosi di frammenti esperienziali individuali, che acquisiscono valenza comune grazie alle operazioni di astrazione ed ai costanti riferimenti archetipici che accompagnano il proprio percorso di ricerca.
È vincitrice di numerose borse di studio nazionali e internazionali ed è stata finalista di
GiovaneFotografia Italiana #10 nel 2023.
Le sue opere sono state esposte in importanti festival e musei internazionali, tra cui Mala Stanica (Skopje, 2024), Fotografia Europea (2023), Saarland Museum Moderne Galerie (2023), Triennale Design Museum (Milano, 2021), Paris Photo Off (2022), Odesa Photo Days (2021), Mana Contemporary (Chicago, 2019).
Dal 2020 indaga l’atto performativo nell’arte e ha all’attivo diverse esperienze come performer, tra cui “Two in a hat” di James Lee Byars (Performance works 1967-1994) presso Pirelli Hangar Bicocca (Milano, 2024).
Dal 2024 è membro dell’Ukrainian Women Photographers Organization.