Sergio Breviario nasce a Bergamo nel 1974. Nel 1998 si diploma all’Accademia di Brera, Milano. Nel 1998, tramite il Progetto Erasmus, studia presso la Kingston University di Londra e nel 2002 partecipa al Corso Superiore di Arti Visive presso la Fondazione Ratti di Como. Nel 2006 frequenta un workshop “Wherever We Go”, tenuto dall’artista Adrian Paci, dove il confronto con altri artisti europei si è poi rivelato fondamentale. Tra alcune esposizioni recenti: “Ventiduemilanovecentodiciannove”; “Surplace Art Space” a Varese nel 2019 e “Nimbo o Aureola Quadrata e il disegno di Watteaux”, a cura di Gianluca Brogna, “Ex Elettrofonica”, Roma, 2019. Tic! Tic! Toc! grafite, punta di metallo, foglio poliestere, specchio, legno – vista installazione, C.O.S.M.O. space, 2020.
La ricerca di Sergio Breviario si basa sul verificare sistemi espositivi che risultino essi stessi processi artistici. Oscillando fra l’utopia modernista e la coscienza post-moderna, mette in scena meccanismi espositivi privi di certezze assolute sperimentando un approccio partecipativo. Dal 2003 espone in Italia e all’estero.
“Inatteso. Qui, con modalità che ora non saprei spiegare, mi è stato detto cosa può essere arte e cosa non può esserlo. Jole in questo è stata encomiabile. Per noi avere a che fare con lei e la Casa degli artisti è stata una specie di esplosione. Della Casa ricordo le eterne ed infinite discussioni attorno alle cose; così erano definite le questioni che riguardavano l’arte. Oggi ho all’incirca l’età che aveva Jole quando la conobbi. La riapertura della Casa potrebbe essere un’occasione in più per riprendere in mano le sue considerazioni e i suoi scritti.”