Manuel Maria Perrone

2024

poesia, letteratura e filosofia

Nato e cresciuto in Ticino, Manuel Maria Perrone lavora tra Francia, Italia e Svizzera, come regista
e sceneggiatore in cinema, teatro e radio.
Si forma in teatro con il metodo Lecoq a Bruxelles e Padova e come Griot nella famiglia Kouyaté in
Burkina Faso.
Lavora poi per 5 anni, a Buenos Aires, come assistente alla regia, formandosi in drammaturgia con
la scena indipendente dei Teatristas della post-dittatura (Kartun, Tantanian, Alvarado, Garcia
Wehbi) e arrivando poi al cinema per caso. Nel 2005 partecipa alla creazione dell’Internacional
Errorista, un progetto di performance politica presentato in Biennali e musei.
Approda a Marsiglia nel 2009, dove fonda la realta produttiva e distributiva indipendente Agence
de l’Erreur.
I suoi lavori sono stati presentati al MoMa di New York, in numerosi festival tra cui il festival di
Cannes /Quinzaine des réalisateurs , alla Villa Medici a Roma.
Lavora come drammaturgo per la radio svizzera Rete 2, per cui ha recentemente prodotto la serie
podcast “Cristo si e fermato a Seveso”, in 5 episodi di 33 minuti, in cui si riflettono temi per lui
centrali, come l’animismo e i fantasmi, la relazione conflittuale uomo-natura, il liturgico e il
grottesco, e la sua storia personale di svizzero-napoletano.
Collabora con Nazione Indiana.
Nel 2025 girera il suo primo lungometraggio di finzione L’ultima Cena, con un gineceo di vecchie
dive del cinema, travestite da suore tra cui Claudia Cardinale, Geraldine Chaplin, Hanna Shygulla
e Milena Vukotic.

Articoli che parlano del suo lavoro:
Il Manifesto, Azione, Ticino 7, La regione, NY-Times

 

Tre libri di poesia importanti per la propria formazione

Fantasie di Avvicinamento di Andrea Zanzotto
Antipoesie di Nicanor Parra
Com’è profondo il mare
di Lucio Dalla

 

Epitaffio 

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Wehbi) e arrivando poi al cinema per caso. Nel 2005 partecipa alla creazione dell’Internacional
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grottesco, e la sua storia personale di svizzero-napoletano.
Collabora con Nazione Indiana.
Nel 2025 girera il suo primo lungometraggio di finzione L’ultima Cena, con un gineceo di vecchie
dive del cinema, travestite da suore tra cui Claudia Cardinale, Geraldine Chaplin, Hanna Shygulla
e Milena Vukotic.

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