Wang Jingyun, nato il 26 agosto 1996 a NeiJiang, Sichuan, Cina, ha conseguito il master in Nuove Tecniche Artistiche (NTA) presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2021.
Le sue opere esplorano narrazioni metaforiche e contraddittorie, sfumando i confini tra immaginario e materialità. I temi che affronta includono il passare del tempo, l’identità umana, il rapporto tra natura e società e l’inevitabilità della morte, riflettendo sulla fragilità e la finitezza dell’esistenza.
Non considera questi temi come semplici condizioni o risultati, ma piuttosto come prove dei processi ciclici che governano l’universo. La sua pratica artistica è una raccolta poetica ed emotiva di frammenti – tratti da esperienze personali, ambienti e tempo – ricontestualizzando oggetti prodotti in serie, rifiuti industriali e materiali naturali in nuove narrazioni e significati. Le sue opere comprendono principalmente installazioni crossmediali e poesia sperimentale.
Le sue opere sono state esposte al Padiglione Venezia della 59a Biennale d’Arte di Venezia nel 2022. È stato in residenza presso la Fondazione Bevilacqua la Masa nel 2021/2022. Nel giugno 2024, la sua prima mostra personale, “IDEA LIFE”, è stata presentata alla Collezione Graci di Mantova, Italia. Nell’aprile 2024, la sua seconda mostra personale, “BlunPrint”, è stata presentata alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna Cà Pesaro di Venezia.