Gina X è un gruppo inclusivo di artiste, curatrici, critiche che s’interroga sull’urgenza del rapporto in presenza.
Si è formato nel settembre 2019 dopo l’invito a passare due giorni, al centro di resistenza culturale in memoria Novella Guerra a Imola, semplicemente per parlare e dormici su una notte. Un paradossale riprendersi del tempo da perdere, strappandolo al dovere, all’efficientismo, al conveniente, alla logica, in cui viviamo e che non condividiamo.
Data la bella, seppur breve, esperienza di condivisione, gli incontri sono continuati, ognuna con chi aveva vicina. Si voleva evitare la “compromissione” dei media e dell’online, ma il Covid-19 l’ha reso necessario.
Questa imprevista esperienza online si è comunque rivelata positiva, il desiderio di un rapporto in presenza non si è esaudito nel virtuale, ha, invece, indicato la sua attualità. Dall’iniziale, confronto sulle priorità personali da mettere in gioco, in un secondo tempo, la discussione si è focalizzata sul lavoro comune sul linguaggio, che si è deciso di rendere pubblico con un primo progetto alla Casa degli Artisti di Milano.
Su questo tema i dibattitti irrisolti, presenti e passati, sono tantissimi; oggi più di ieri preda di involuzioni e regressioni, sono la vera emergenza culturale.
(Anusc Castiglioni, Annalisa Cattani, Paola Gaggiotti, Stefania Galegati, Chiara Longo, Valeria Manzi, Concetta Modica, Francesca Pasini, Chiara Pergola, Ginevra Quadrio Curzio, Susanna Ravelli, Giulia Restifo, Gabi Scardi, Daniela Simoncini, Uliana Zanetti).