Cesare Fullone

2023

arti visive

Cesare Fullone vive a Milano, dove ha conseguito il diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Pensa che l’arte sia un linguaggio inquieto, perennemente in tensione, una modalità poetica e etica di vedere e interpretare la realtà. Sceglie e crea immagini potenti, corpi esplorati come paesaggi, e mondi e oggetti modificati.  Opere che contemporaneamente attraggono e turbano: immagini ipnotiche dalle quali non si riesce a distogliere lo sguardo. Autore del progetto grafico di Virus Mutation, diviene punto di riferimento di una grafica che inventa caratteri usa colori metallici e struttura ogni numero come una vera e propria opera. Tra le sue mostre personali: Sulla rotta degli Spraysages, Roma; Stato di pericolo, Genova; Schieramenti, Torino; Insonnia, Milano; Paesaggi umani, Zagabria; Boxeur, Milano; Dal Creato al Ri-creato, Milano; Come farfalle ferite, Milano; IOèTE, Milano-Londra. Molte le sue partecipazioni a mostre collettiva, tra le quali: la sezione Aperto della Biennale di Venezia, Quadriennale di Roma, Mart di Trento e Rovereto, PAC Padiglione di Arte Contemporanea di Milano, Pitti Immagine, Stazione Leopolda, Firenze, Museo di Arte Contemporanea di Zagabria, Il Broletto, Como. Hanno scritto delle sue opere: Francesca Alfano Miglietti, Renato Barilli, Matteo Bergamini, Franco Bolelli, Achille Bonito Oliva, Antonio Caronia, Manuela De Cecco, Edoardo Di Mauro, Giacinto Di Pietrantonio, Roberto Daolio, Lucrezia De Domizio Durini, Gillo Dorfles, Silvia Evangelisti, Carlo Falciani, Elisabetta Longari, Teresa Macrì, Filiberto Menna, Marco Meneguzzo, Sabrina Mezzaqui, Luis Francisco Perez, Roberto Pinto, Gabriele Perretta, Mimmo Rotella, Lea Vergine, Angela Vettese e altri. 

Cesare Fullone

Cesare Fullone vive a Milano, dove ha conseguito il diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Pensa che l’arte sia un linguaggio inquieto, perennemente in tensione, una modalità poetica e etica di vedere e interpretare la realtà. Sceglie e crea immagini potenti, corpi esplorati come paesaggi, e mondi e oggetti modificati.  Opere che contemporaneamente attraggono e turbano: immagini ipnotiche dalle quali non si riesce a distogliere lo sguardo. Autore del progetto grafico di Virus Mutation, diviene punto di riferimento di una grafica che inventa caratteri usa colori metallici e struttura ogni numero come una vera e propria opera. Tra le sue mostre personali: Sulla rotta degli Spraysages, Roma; Stato di pericolo, Genova; Schieramenti, Torino; Insonnia, Milano; Paesaggi umani, Zagabria; Boxeur, Milano; Dal Creato al Ri-creato, Milano; Come farfalle ferite, Milano; IOèTE, Milano-Londra. Molte le sue partecipazioni a mostre collettiva, tra le quali: la sezione Aperto della Biennale di Venezia, Quadriennale di Roma, Mart di Trento e Rovereto, PAC Padiglione di Arte Contemporanea di Milano, Pitti Immagine, Stazione Leopolda, Firenze, Museo di Arte Contemporanea di Zagabria, Il Broletto, Como. Hanno scritto delle sue opere: Francesca Alfano Miglietti, Renato Barilli, Matteo Bergamini, Franco Bolelli, Achille Bonito Oliva, Antonio Caronia, Manuela De Cecco, Edoardo Di Mauro, Giacinto Di Pietrantonio, Roberto Daolio, Lucrezia De Domizio Durini, Gillo Dorfles, Silvia Evangelisti, Carlo Falciani, Elisabetta Longari, Teresa Macrì, Filiberto Menna, Marco Meneguzzo, Sabrina Mezzaqui, Luis Francisco Perez, Roberto Pinto, Gabriele Perretta, Mimmo Rotella, Lea Vergine, Angela Vettese e altri. 

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