Il primo incontro è consistito in uno Studio visit di Vivian Lamarque che ha aperto idealmente e visivamente il suo luogo e i suoi processi di lavoro portando con sé gli oggetti, i quaderni e le fotografie per mezzo dei quali cui ha raccontato il suo mondo affettivo e creativo: dal ritratto che le fecero in colonia al mare, quando era bambina, alla poesia stampata sulla cucina, dal quaderno delle elementari al barattolo di Coccoina con cui incolla le lettere dei bigliettini di auguri. Ha raccontato gli anni passati in analisi, le sue due famiglie – quella biologica e quella adottiva – e spiegato perché la vecchiaia non le fa paura.
“Io ho avuta una grande fortuna – ha raccontato durante l’incontro con i residenti – di aver mantenuta l’infanzia addosso, e allora lo sguardo dei bambini è quello, i bambini ogni minuto non ricordano, in vecchiaia ho una badante gratis, che è una bambina, che è la bambina che mi è rimasta dentro, io ho quella badante lì, io se la mattina ho dei pensieri neri non ho una badante a pagamento che mi dice su, signora, non si preoccupi, ho questa badante bambina che immediatamente, mentre sono nella disperazione, vede una cosa che mi fa subito cambiare umore”.
Tra le poesie con cui si è raccontata questa eterna bambina, c’è Il primo mio amore, che ha appeso come un poster sopra il frigo in cucina.
Il primo mio amore il primo mio amore
erano due.
Perché lui aveva un gemello
e io amavo anche quello.
Il primo mio amore erano due uguali
ma uno più allegro dell’altro
e l’altro più serio a guardarmi
vicina al fratello.
Alla finestra di sera stavo sempre con quello
ma il primo mio amore il primo mio amore
erano due: lui e suo fratello gemello.
Non bisogna avere paura, della rima, ha detto Lamarque, neanche di quelle semplici. L’importante è lasciare spazio alle interpretazioni di chi legge.
“Questa è la elementarità della poesia, ma ognuno di voi, leggendo questa poesia, può dare un altro tipo di lettura e io stessa dopo anni che l’ho scritta ho capito che ha a che fare con il fatto che ho avuto due madri per tutta la vita, le ho anche frequentate. Quindi primo mio amore, primo mio amore… l’ho scritta pensando solo ai gemelli, in realtà è il nodo di tutta la mia vita, aver avuto due amori opposti”.